Panna Cotta Vegan con Yogurt e salsa di fragole

Ieri pomeriggio ho osato! Ho provato a cucinare una non Panna Cotta con yogurt! E’ una ricetta vegana perché è una panna cotta priva di panna e lo yogurt che ho utilizzato era yogurt di soia! Ovviamente niente colla di pesce ma agar agar!
Risultato sorprendente!!!

Ingredienti per la Panna Cotta:
500 ml di panna vegetale Hoplà già zuccherata (quella liquida per dolci da montare)
500 ml di Yosoi bianco (valsoia)
150 g di zucchero
2 bustine di vanillina
3 cucchiaini di agar agar in polvere

Ingredienti per la salsa di fragole:
250 g di fragole fresche
150 g di zucchero
1 bustina di vanillina
succo di mezzo limone

Procedimento:
In una casseruola versare panna liquida, zucchero e vanillina e portare quasi ad ebollizione mescolando e avendo cura di sciogliere lo zucchero. Aggiungere l’agar agar. Mescolare bene. Sciolto l’agar agar togliere dal fuoco e aggiungere lo Yosoi mescolando. Se si sono formati dei grumi a causa dell’ agar agar filtrare con un colino. Travasare il composto in uno stampo per budini e lasciar raffreddare. Mettere in frigo per almeno 3 ore.

Pulire le fragole e frullarle insieme alla vanillina, allo zucchero e al succo di mezzo limone.

Al momento di servire versare la salsa di fragole sopra la Panna Cotta. 😛

Questo è il risultato:

Panna cotta vegan
Panna cotta vegan

Che ne pensate? Povatela anche voi e fatemi sapere!

iMac 24” 3.06 GHz

Lo so, lo so. Può sembrare autocelebrativo. I lettori abituali sapranno che ho sulla mia scrivania proprio il suddetto computer che mi offre gratificazioni quotidiane. Qualcuno di voi si ricorderà anche l’imbarazzante video di unboxing dello stesso.

iMac

Invece scrivo questo post per partecipare al concorso che ha indetto Luca Mercatanti, un ragazzo viareggino appassionato di informatica, sul suo blog. Il concorso è semplice. Scrivi un post sul tuo blog e lo comunichi a Luca. Il primo di luglio verrà fatta l’estrazione fra tutti quelli che hanno partecipato e il fortunato vincitore porterà a casa un iMac 24” nuovo fiammante. Più di 3000 euro di computer, non so se rendo l’idea. Mi sono detto, perché non partecipare. Così potrei pensionare il mio (che ha già un annetto di vita). 🙂

iMac

Mi chiedo in verità come riuscirà a guadagnarci qualcosa da questa operazione. Magari un giorno glielo chiederò, alla fine non si abita così distanti.

The Secret of Monkey Island: Special Edition

The Secret of Monkey Island

Sono diversi giorni che questa notizia rimbalza nella blogosfera e prima che diventi davvero di dominio pubblico voglio parlarne pure io. Cominciamo da lontano…

Nel 1990, all’epoca della mia iscrizione all’ITI, mi fu regalato dai miei genitori un computer equipaggiato con un fantastico 80286 (bei tempi quelli). Uno dei primi giochi (pensavate davvero che lo usassi a fini didattici?) che lo misero a dura prova fu proprio il gioco in oggetto: The Secret of Monkey Island. Ron Gilbert e le sue straordinarie battute mi hanno fatto passare davvero dei bei momenti. La bella notizia è che quel capolavoro, capostipite della serie di avventure di Guybrush Threepwood, sta tornando in Edizione Speciale. E’ prevista l’uscita durante l’estate del 2009, quindi presto sentirete di nuovo risuonare la terrificante frase:

Tutto quello che ho è questo pollo di gomma con una carrucola in mezzo.

Questo il video di presentazione:


I vostri cuori hanno retto alla notizia? Beh, ce n’è una ancora più sconvolgente dopo la pausa…
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Zombie Fluxx

Ragazzina zombie
Ragazzina zombie
Dopo il successo del post di ieri colgo l’occasione per parlare di un altro gioco a tema Zombie, questa volta però “fisico”. Si tratta Zombie Fluxx, un gioco di carte molto divertente, estensione di un gioco altrettanto famoso, Fluxx appunto.

Il gioco si basa sul sistema di Fluxx ovvero un non-sistema. Il gioco è simpatico in quanto le regole del gioco cambiano dinamicamente in base alle carte che vengono giocate. Può sembrare assolutamente caotico ma invece è molto divertente. Vi consiglio di provare almeno la versione base di Fluxx. La versione con gli Zombie si differenzia solo dal fatto che ogni tanto dal mazzo escono gli Zombie (e a parte il dover fare il verso dello Zombie quando salta fuori la carta) portano delle penalità. Ci sono ovviamente delle carte speciali che permettono di spedire i non-morti agli avversari, di ucciderli o trasformarli positivamente. Poi c’è una carta fantastica, lo Zombie Jamboree, che devasta completamente il gioco rimescolando tutte le carte. Quasi ogni volta che l’abbiamo giocata di solito uno dei partecipanti ha vinto per culo subito dopo. 🙂

Zombie Fluxx

Che vi posso dire di più? Provatelo!
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Plants vs Zombies

Plants vs Zombies
Plants vs Zombies
Da qualche giorno io e Sabry ci siamo decisamente intrippati per un giochetto davvero carino. Si chiama Plants vs Zombies (ovvero Piante contro Zombi) ed è un gioco che appartiene alla categoria dei “Tower Defence”, ovvero quei giochi in cui devi “proteggere” qualcosa dagli attacchi di nemici attraverso le armi che hai a disposizione e resistere il tempo necessario. Il più famoso di questi giochi è sicuramente Warcraft (nelle sue prime incarnazioni, niente a che vedere con WOW).
Nello specifico in questa “incarnazione” dovete difendervi dall’assedio di una nutrita schiera di zombie che cercano di entrarvi in casa per mangiarvi il cervello. E le vostre uniche armi sono le piante che avete in giardino.
Una partita
Una partita
All’inizio il gioco comincia con dei semplici non-morti che lentamente si avvicinano al grido di “Brains!”, poi le cose si complicano arrivando anche zombie acquatici, zombie atleti e anche un fantastico Micheal Jackson mentre balla “Thriller”. Non vi voglio dire oltre per non sciuparvi il gusto del gioco. Dopo la pausa il video finale del gioco con una canzoncina che vi rimarrà in testa per sempre.
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